Riconosco il mio valore e perdono
Cosmo-Art e Senso della Vita
Oggi il valore delle persone si misura di solito con il conto in banca ovvero dimmi quanti soldi hai e capirò chi sei e quanto vali. Sono discorsi un po’ forti ma sembra che questa realtà sia diventata una costante da cui quasi sempre siamo condizionati e guidati nel giudizio sulle persone.
In sintesi, l’avere conta molto di più dell’essere. Il nostro metro di giudizio verso gli altri viene veicolato da uno strisciante perbenismo apparente che si traduce nel mostrare esteriormente che siamo brave persone a partire dai nostri beni materiali. Anche nei rapporti sociali e lavorativi siamo molto più rispettati e valorizzati se dimostriamo o facciamo credere di avere molte ricchezze.
Questa realtà, se solleviamo il primo strato fuffa di benessere apparente, ci mostra in modo inequivocabile la povertà moderna in cui siamo precipitati a da cui ci lasciamo guidare. Un apparenza ingannevole. Che ci fa vivere insoddisfatti, invidiosi e sempre scontenti.
Non vedo bene dove sta il valore
Con questo non mi fraintendete, non voglio dire che c’è qualcosa di male nell’acquistare beni materiali e prodotti di bellezza. Ma forse nella realtà odierna ci sta sfuggendo di mano il nostro vero valore e ci stiamo lasciando orientare solo da una bellezza effimera, solo estetica.
Siamo portati a pensare che probabilmente non è colpa nostra. Avete ragione! Quando si vede fare tutti la stessa cosa si è influenzati e contagiati nel pensare che dobbiamo attenerci e allinearci a quello che vediamo fare dalla maggioranza delle persone.
Ma in realtà non è così…possiamo sempre scegliere e decidere da che parte stare. Certo dobbiamo fare ricorso alle nostre componenti del coraggio, dell’amore e del desiderio di voler guardare anche da un altra parte. Rivolgendo lo sguardo con onestà dentro di noi. All’altra parte della storia che ci raccontiamo, per accedere ad altre verità e alla libertà.
Valore: sono libera di essere?
A questo punto sento necessaria una domanda: quanto ci sentiamo liberi di essere autenticamente noi stessi? Qui subentrano altri elementi che ci spingono ad omologarci: la paura e il giudizio.
La paura di non essere visti, riconosciuti e accettati. Questo corrisponde ad un bisogno di approvazione che forse ci è mancato. Di cui non abbiamo traccia ne fatto esperienza. Perciò forse ci accontentiamo. Così ci va bene sentirci riconosciuti almeno nell’apparenza. Non è una giustificazione, ma ci serve per risalire alla radice delle ragioni che ci spingono a pensare tutti allo stesso modo.
L’altro elemento: il giudizio riguarda quella parte di noi che sottoponiamo ad un esame continuo. Come uno scanner sempre acceso che ci oltrepassa senza indulgenza. E se non facciamo quello che gli altri si aspettano da noi…?
Siamo sempre sotto la lente che ci impone di corrispondere a persone perfette e performanti. Il giudizio implacabile lo rivolgiamo sia dentro che fuori di noi, verso gli altri. Questo ci porta ad avere atteggiamenti e pensieri intrusivi e malevoli che oscurano il nostro valore e quello degli altri e ci rovinano ogni giorno della nostra vita.
Vedo e sento il mio valore
Pertanto, vi propongo di iniziare a vedere con le orecchie e a sentire con il cuore. Vi incoraggio a credere in voi, nelle vostre cellule sane e costruttive piene di amore. Come ho fatto anch’io quando ho scelto di lavorare su di me nei vari laboratori dell’Istituto Solaris, scoprendo e ri-scoprendo il mio valore attraverso esperienze di valore esistenziale e spirituale.
Affrontiamo le nostre paure con coraggio e determinazione e spazziamo via tutti quei pensieri che ci dicono che non andiamo bene. Che possiamo mostrare solo quella parte di noi effimera e superficiale, che riscuote più facili approvazioni.
Non è così, perché noi siamo un valore a prescindere da quello che sappiamo fare, produrre o dimostrare in termini materiali. Se lavoriamo su di noi e sulle nostre capacità trasformative possiamo divenire persone, come ci dice A.Mercurio; siamo principi spirituali capaci di amare, amarsi ed essere riamati. Le manifestazioni della dimensione spirituale della persona sono riconducibili a due aspetti fondamentali, la capacità dell’uomo di perdonare e la capacità di decidere nella libertà.
Siamo esseri unici e irripetibili e siamo capaci, se lo decidiamo, di riconoscere la nostra vera ricchezza ovvero l’amore racchiuso dentro di noi.
Entriamo in risonanza con il nostro cuore come ho appreso nel laboratorio di Music-Art a cui ho partecipato in questo ultimo weekend di dicembre presso la Scuola di formazione Istituto Solaris. Ascoltiamo con orecchio attento la ricchezza di suoni e vibrazioni che possiamo produrre ed emanare. Nel nostro essere persone di valore sperimenteremo di attrarre ciò che siamo autenticamente perché
attrai ciò che sei!
Cosa siamo capaci di attrarre
Riconosciamo la ricchezza della vita. Riconosciamo quanto abbiamo ricevuto e donato in termini esistenziali e spirituali. Possiamo considerarci molto ricchi.
Grazie alla nostra storia e alle difficoltà che abbiamo affrontato e superato. Percepiamo la nostra ricchezza di valori spirituali: Libertà, Verità, Amore e Bellezza che possiamo esprimere e udire come un eco che si espande e vola da un Universo all’altro.
A questo proposito voglio condividere la mia testimonianza di figlia che si è sentita defraudata dei beni materiali della famiglia ma che oggi ha imparato a riconoscere di aver ricevuto un altro tipo di ricchezze: quelle componenti genetiche e spirituali che in estrema sintesi sono il coraggio, l’energia e la forza dell’amore che mi hanno permesso di scegliere di crescere e di trasformarmi ogni volta che la vita me lo ha chiesto, superando tante difficoltà.
Madre di me stessa, figlia della vita
Oggi non sono più la figlia bisognosa di latte per crescere ma sono diventata madre di me stessa capace di riconoscermi il valore di persona libera di essere.
Sono uscita dalla rivendicazione e dalla rabbia per non essermi sentita riconosciuta e vista. Ho attraversato il mio dolore e curato le mie antiche ferite attraverso il perdono: un unguento prezioso capace di riparare tutte le ferite. Ho imparato a farlo lavorando su di me. Decidendo di trasformarmi ogni volta. Non l’ho imparato da sola ma insieme ai miei compagni di crescita.
Ho imparato a perdonare; non lo farò una volta sola ma lo farò ogni volta che sarà necessario. Perdonare è stato un atto che mi ha condotto verso la libertà di essere e divenire persona, per poter vivere il mio progetto di vita: realizzare la mia vita come un’opera d’Arte.
Sono divenuta erede di una storia preziosa, sono erede di una saggezza antica a cui ricorro invocandola dentro di me, sono erede di una metodologia straordinaria: la Cosmo-Art che mi ha stimolato a crescere e mi ha permesso di essere ciò che sono oggi.
Una persona capace di riconoscere il proprio valore piena di ricchezze inestimabili, tutte spirituali.